Milano

Come avere tempo per fare tutto?

Molto spesso, durante le mie consulenze, le persone mi dicono che vorrebbero tanto dedicarsi alla propria creatività, ma non ne hanno il tempo.
Se avessi 10 centesimi per ogni volta che l’ho sentito dire, scriverei questo articolo dalla mia casetta alle Hawaii!

Che cos’è il tempo? Una caratteristica che la mente umana attribuisce al cambiamento. Una caratteristica.
Non vediamo il tempo, vediamo un orologio.
Non vediamo il tempo, vediamo il sole in una data posizione, poi lo vediamo in un’altra, poi in un’altra ancora.

Questo perché il tempo non esiste.
Pretendiamo di gestirlo come se potessimo averne il controllo.

Diciamo “la settimana prossima” come se avessimo la garanzia che la settimana prossima sia reale, che arriverà.

“La vita è adesso”.
“Il presente è l’unico luogo che abitiamo”.

Lo sappiamo e non lo sappiamo. Ce l’abbiamo scritto sul desktop del computer, del cellulare, su un post-it nello specchio del bagno: è una bella frase che ci piace ripetere.

Tutto il sistema su cui poggiamo si basa sul fatto che non lo sappiamo davvero, sulla convinzione che tutto sia sotto il nostro controllo.
Ma è solo un’illusione.

Certo, dirai, vallo dire a quelle clienti che aspettano la relazione per oggi alle 17.00 o alle ventimila cose che devo fare entro oggi!

Se il tempo non esiste, perché ho l’ansia di essere in ritardo su tutto? Perché non riesco a dedicarmi alle cose che vorrei fare davvero?

Si chiama sindrome del Bianconiglio.

La sensazione di annaspare, di non riuscire a stare dietro a tutto; giornate talmente piene che non sappiamo come siamo arrivati alla sera.

E come si combatte?

1. Da gestione del tempo a lista delle priorità

Cercare di gestire e organizzare alla perfezione tutto il tuo tempo ti porta solo frustrazione.
Gestisci piuttosto le tue priorità.

Priorità, dal latino prior, prioris che precede.
Sai che significa? Che non puoi averne dieci contemporaneamente. Una. Alla. Volta. Solo quella.

Se stai scrivendo una mail e nello stesso tempo pensi al pranzo, al tuo progetto creativo, alla consegna del pomeriggio, non sarai davvero concentrata su nessuna di queste attività e ci metterai il doppio o il triplo del tempo, per terminarle.

Pensare alle priorità è un esercizio importante di meditazione e presenza. Imparare a stare nel momento e nel processo.

Non vale solo dieci minuti al giorno a occhi chiusi e gambe incrociate: si può imparare ad essere presenti anche durante la quotidianità, anzi, serve proprio a quello.

Come si stabiliscono le priorità?

Ovviamente non c’è un metodo standard, ognuno ha il suo.

Io ho deciso che d’ora in poi il mio metodo sarà mettere in cima alle priorità le cose che riempiono le mie giornate di vita.
Che se anche quel “la settimana prossima” non dovesse arrivare, non avrei lasciato indietro qualcosa di importante.

Spesso uso la metafora del giocoliere al circo che fa girare i piatti.
Ne mette su uno, due, tre, ne aggiunge un quarto. Dà ancora un giro al primo, secondo, terzo, quarto e aggiunge il quinto e il sesto. Poi torna a dare un giro al secondo, poi al quarto, poi al sesto, poi al primo…

Quei giocolieri siamo noi, con tutte le cose che abbiamo da fare.

“Non ho tempo, non ho tempo…” ricordi il Bianconiglio? Suona familiare?
Perché impieghiamo tanta energia per far girare quei piatti?
Cosa succede se cadono?
E, soprattutto, chi paga il biglietto?

Non so se ci sia una risposta, questa è quella che io mi sono data: nel 98% dei casi, non succede proprio niente.

Cosa succede se al mattino mi metto a preparare dei muffin per la mia famiglia invece che rispondere immediatamente a quella mail?
Se aiuto un’amica a traslocare un qualunque lunedì anziché lavorare?
Se chiedo un paio di giorni in più per quella consegna?
Se dico “no” qualche volta?
Se delego qualche compito?
Se faccio ogni giorno qualcosa che mi piace lasciando spazio alla mia creatività?
Se inizio a cucinarmi il cibo anziché prenderlo già pronto perché risparmio tempo?

Pensavo che solo poche persone fortunate potessero farlo, ma non è una questione di fortuna: è questione di scelte.

Perché sai cosa? Sono io che pago il biglietto. Non le mie clienti, mia moglie, mio marito, i miei figli o i miei genitori.

Allora, chiediti: quali sono le tue priorità?

Se pensi di non avere tempo, scrivi una lista delle tue priorità, appendila da qualche parte ben visibile e, ogni volta che dovrai decidere o organizzare qualcosa, riguardala.

Non importa se non sarai coerente al 100% tutte le volte, ma bisogna pur iniziare da qualche parte.

2. Smettila di aspettare di avere tempo, potresti non averlo

A volte per iniziare a creare qualcosa aspettiamo di avere la giornata libera o il week end, il momento giusto, la stanza adatta, che ci sia il sole, di poterlo fare all’aria aperta, di essere da soli, di essere in compagnia, di avere quella certificazione, quello strumento, di avere più soldi, che arrivi la pensione, di iniziare a lavorare, di trasferirci.

Aspettiamo che le condizioni siano perfette, e non iniziamo mai.

Beh, io credo sinceramente che possiamo smettere di aspettare.
Si gioca con le carte che ci vengono date, finché ce n’è. Questo è quanto.

Possiamo desiderare carte migliori? Certo, ma nel frattempo giochiamo con quelle che abbiamo.

Stare lì ad aspettare che il banco si decida a tirare fuori la carta che vorremmo, potrebbe essere una lunga attesa.

Anche perché chi dice che con quelle carte non possiamo fare una mano fantasiosa, bizzarra, divertente o sorprendente? Non lo dice proprio nessuno. Le carte sono solo carte, il punto è quello che ci facciamo. E a volte valgono anche i bluff, perché no?

Quindi se stai aspettando le condizioni migliori per dedicarti alla tua creatività, per iniziare quel libro, fare quella proposta, aprire quel blog, cominciare a dipingere, a lavorare la creta, cambiare vita o qualsiasi altra cosa… non aspettare più.

Non aspettare il momento ‘perfetto’, ma accogli il momento presente.

Inizia ora con le carte che hai. Anche se non è tutto perfetto o come lo avevi immaginato.
Abbraccia l’imperfezione e, se puoi, divertiti mentre giochi questa mano.

cristina-nucera

Cristina Nucera

Autrice e sceneggiatrice, per lavoro metto insieme i pezzi: di storie, idee, progetti, persone & personaggi. Scelgo le parole come farebbe un’artigiana, più che un’artista. Mi piacciono le parole e più in generale i suoni, l’arte in tutte le sue accezioni e più di ogni altra cosa appassionarmi ad un’idea o un progetto. Quando ci riesco, mi piace osare.

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