Se devi creare il tuo sito, la prima cosa da fare è quella di scegliere il dominio e l’hosting.
È una scelta da ponderare con calma, perché cambiare poi, in corso d’opera, è più complesso.
Cambiando il dominio potresti perdere l’indicizzazione che hai conquistato fino a quel momento sui motori di ricerca e cambiare l’hosting significa lavoro aggiuntivo e possibili problemi.
In questo articolo esploreremo cosa sono l’hosting e il dominio, come sceglierli al meglio e quali sono i provider più popolari.
Cos’è l’hosting
L’hosting è un servizio che consente di ospitare un sito web su un server, rendendolo accessibile a tutti tramite internet.
Se pensiamo al sito web come ad una casa, l’hosting è il terreno su cui sorge la casa.
Ospita tutti i file del tuo sito e permette la connessione con Internet.
L'hosting condiviso è il più economico e adatto per siti standard.
Tornando all’esempio della casa, l’hosting condiviso è un condominio, dove sono presenti più siti web che condividono le stesse risorse.
Se hai bisogno di un sito per mostrare e promuovere la tua attività da libera professionista o il tuo negozio, l’hosting condiviso è la soluzione ideale.
Un buon hosting condiviso sostiene bene anche siti a più alto traffico come gli e-commerce o i magazine.
Come scegliere l’hosting più adatto
Ci sono molti provider tra cui scegliere.
La prima scrematura la fai domandandoti se vuoi un provider italiano (che quindi avrà l’assistenza in italiano) o se ti trovi a tuo agio anche con provider stranieri.
Se la tua clientela è italiana e vuoi un hosting di alto livello, puoi rivolgerti a Ergonet!
Rete al Femminile ha in essere una partnership con Ergonet, che fornisce hosting a prezzi agevolati alle nostre socie: approfittane per iscriverti adesso! Clicca sul pulsante rosso in alto a destra!
Quanto costa un servizio di hosting?
Come nel mercato delle case, i servizi di hosting possono avere costi molto differenti, in linea generale un hosting per un sito standard può stare tra 100 e 300€ all’anno.
Cos’è il dominio
Il dominio è il nome che identifica un sito web, ad esempio retealfemminile.com .
È l’indirizzo della tua casa, il modo attraverso cui chiunque può trovare il tuo sito sul web.
Una parte importante del dominio è l’estensione, cioè la parte dopo il punto.
Esistono diverse estensioni per i domini, tra cui .com, .it, .org, e altre ancora.
Ogni Stato possiede un’estensione (.it è quella italiana, . uk è quella inglese, ecc.), poi ci sono delle estensioni specifiche per categoria come il .com, nato per identificare i siti commerciali o il .org per le organizzazioni e le associazioni.
Come scegliere il dominio più adatto
Per il tuo dominio scegli un nome breve e facile da ricordare, che descriva il contenuto del tuo sito.
Se hai bisogno di un sito che comunichi il tuo lavoro da libera professionista, puoi cercare un dominio che abbia il tuo nome e cognome, per es. barbaramotolese.it
Oppure se hai un’azienda puoi utilizzarne il nome, come fanno tutti i grandi brand.
Se, invece, il tuo progetto o servizio ha un nome specifico lo puoi utilizzare per registrarne il dominio, per es. reflowering.it
Puoi scegliere qualsiasi dominio, purché sia libero e non infranga il copyright di altre aziende (puoi controllare sul sito di qualsiasi provider) e ne puoi registrare quanti ne vuoi.
Per quanto riguarda l’estensione, il mio consiglio è di registrare sicuramente l’estensione .it e .com e, se il sito è multilingua e la tua clientela arriva da paesi specifici valuta anche di registrare l’estensione di quei paesi (utilissimo anche in ottica SEO).
Quanto costa un dominio?
Il costo del dominio dipende dalla sua estensione ma, di norma, hanno costi molto economici: tra i 20 e i 50€ l’anno.
Errori da evitare nell’acquisto di hosting e dominio
Infine, ecco una lista di errori da evitare assolutamente:
- registrare 100 domini per lo stesso progetto: una tecnica molto in voga qualche anno fa che però non porta più molti risultati
- utilizzare WordPress.com e il loro hosting gratuito (il perché te lo spiego in questo articolo in cui parlo dei sottodomini)
- pensare che il servizio di backup non sia necessario
- acquistare un hosting molto economico con basse prestazioni (ricorda che la lentezza di caricamento inficia anche una buona indicizzazione sui motori di ricerca)
- scegliere un provider estero se non comprendi bene l’inglese
- avere un dominio lungo o difficoltoso da ricordare
- registrare il dominio .it perché il .com è già occupato: le persone farebbero confusione tra il tuo sito e l’altro, ma soprattutto rischi di infrangere il copyright dell’altro utilizzatore)
- perdere l’accesso alla mail a cui si intesta il dominio: recuperare un dominio senza la mail che è stata indicata in fase di acquisto può essere complesso
Ma l’errore più grave (e anche quello che vedo fare più spesso) è quello di dimenticarsi di rinnovare il dominio e farlo scadere!
Ora sei pronta a fare il primo passo: scegli il provider, registra il dominio e sperimentati con WordPress, in un prossimo articolo ti parlerò di come mantenere il sito in sicurezza.
