Quando si parla di lavoro in proprio una delle questioni che più confonde è la possibilità di mantenere contemporaneamente il proprio lavoro da dipendente, contestualmente all’apertura della Partita Iva.
Di per sé la normativa non impone di scegliere tra una o l’altra strada, tranne per alcuni tipi di contratti pubblici: in questi casi è sempre meglio consultare l’ufficio amministrativo del proprio datore di lavoro (Comune, Ministero o altro Ente pubblico a cui si fa capo) per essere sicure di avere libertà di movimento.
Partita IVA contestuale al lavoro dipendente: un buon punto di partenza imprenditoriale
Mantenere una posizione da dipendente e al contempo muoversi nel magico mondo delle P.Iva richiede sicuramente una buona dose di elasticità e organizzazione, ma dal punto di vista imprenditoriale può essere un ottimo modo per incominciare una nuova avventura con una sorta di paracadute pronto per i momenti di magra.
Lo stipendio dà la sicurezza economica necessaria per potersi lanciare con il proprio business senza il timore di non poter pagare le bollette, in attesa di avere un buon giro di clienti e fatturato.
Fiscalmente parlando, inoltre, c’è il grande vantaggio di poter essere esonerati dal pagamento dei contributi previdenziali (quelli che si pagano all’Inps e che di solito scatenano più paure del trapano del dentista): è una condizione che deve essere verificata caso per caso, ma, se ci sono i presupposti, è una spesa in meno da mettere in conto – con grande felicità, aggiungerei.
Se la vita da slash worker è la dimensione ideale in cui troviamo la nostra migliore realizzazione professionale, nulla vieta di mantenere questa doppia identità. L’importante è verificare periodicamente che qualche nuova Legge non ci impedisca di continuare allo stesso modo e senza restrizioni.
Lavoro dipendente contestuale al Regime Forfettario
Anche la P.Iva in regime forfettario è compatibile con un parallelo lavoro dipendente. L’unico limite da rispettare è quello dei 30.000 € lordi di stipendio annuo: superato questo tetto non si può adottare il regime forfettario e si passa al regime semplificato.
La tassazione forfettaria ha il grande pregio di essere molto bassa. Il rovescio della medaglia è che deduzioni e detrazioni sono quasi del tutto inesistenti: per dirla in parole povere, non si può scaricare nessuna spesa.
È qui che lo stipendio da dipendente entra in gioco: nella dichiarazione dei redditi si potranno comunque scaricare spese mediche, interessi sul mutuo, spese per i figli – tutto ciò che è previsto per chi fa il 730, per intenderci.
Questo ti permette di massimizzare i vantaggi di entrambe le posizioni fiscali: i redditi da Partita IVA e lavoro dipendente sono come more e lamponi – simili, ma ben distinguibili uno dall’altro, nella macedonia della dichiarazione dei redditi.
Lavoro dipendente contestuale al Regime Semplificato od Ordinario
Se la tua Partita Iva è in regime semplificato od ordinario il discorso cambia leggermente.
Con la dichiarazione dei redditi i tuoi guadagni da dipendente e quelli dell’impresa si sommano brutalmente e su questo gran totale saranno calcolate le tasse dovute; continuando con gli esempi in ambito culinario, in questo caso i due redditi sono come uova e zucchero per la preparazione di uno zabaione: una volta mescolati si ottiene una crema (deliziosa) su cui possiamo calcolare il totale delle calorie.
Il problema che si può creare in questo caso è quello di “scavallare” lo scaglione di aliquota (la percentuale che applicata al reddito dà il risultato delle tasse da pagare) e dover pagare molte più imposte di quanto ci si aspetti: se vi trovate nella situazione in cui i due tipi di reddito sono abbastanza alti, il mio consiglio è quello di comunicare al datore di lavoro di non applicare le detrazioni per lavoro dipendente.
In questo modo le trattenute sullo stipendio saranno un po’ più alte, ma non rischi il salasso al momento della dichiarazione dei redditi.
In ogni caso anche in questa situazione si possono scaricare le classiche spese detraibili e deducibili: in particolare, le spese che danno diritto alle deduzioni possono aiutare in maniera incisiva ad abbassare il reddito imponibile e di conseguenza il totale dovuto per l’Irpef.
Slash worker: un matrimonio felice tra attività diverse
In conclusione ti do la mia benedizione per questo matrimonio tra professioni: ci vuole tanta organizzazione di tempi e spazi, ma puoi vivere una vita lavorativa felice e realizzata senza avere troppa paura del Fisco. Con un po’ di pianificazione e con l’aiuto della tua commercialista di fiducia puoi tenere tutto sotto controllo senza grandi sorprese.