Lo spazio personale: cammino tra space clearing, decluttering e smartworking

Attraverso questo nostro cammino tra Space Clearing, decluttering e smartworking, scopriremo quanto la percezione dello spazio sia soggettiva, di quanto sia importante creare, nei luoghi in cui viviamo e lavoriamo, un ordine armonico che rispetti la nostra personalità, i nostri ritmi e i nostri tempi e quanto sia prezioso distinguere la dimensione personale da quella professionale.

Così da dare vita ad uno spazio che ci permetta di dare valore alle relazioni interpersonali e al rapporto con noi stesse, forza e creatività al nostro lavoro e di ritrovare quello spazio-tempo perduto da dedicare a ciò che amiamo di più.

Lo spazio personale è quella porzione di mondo in cui non solo si vive e si lavora. Ne diventa la nostra rappresentazione, racconta di noi, di chi siamo, di come ci sentiamo. Narra della nostra storia.

Il tuo spazio personale è prezioso e soggettivo

Sarà capitato anche a te di esserti trovata, almeno una volta, immersa in una quotidianità dal movimento vorticoso, senza un attimo di sosta, col fiato corto e millemila pensieri nella testa.

A lungo andare, magari hai smesso di ascoltare i tuoi bisogni e ti sei adattata ad una routine fatta di troppi impegni, troppe parole, tante persone e zero silenzio sognando, nel frattempo, anche ‘solo’ 10 minuti tutti e solo per te, per leggere, camminare nella natura, ascoltare quella canzone che ti piace tanto, cantare, ballare, incontrarti con quell’amica che non vedi da tempo, (continua tu…).

Così, sempre a lungo andare, hai cominciato a dimenticarti non solo di te, ma anche della tua casa.

Quella tua casa, quel luogo magico in cui ritornare e sentirti accolta, pian piano è diventata una ‘bolgia infernale’ della quale spesso vergognarsi. È diventata un posto da riempire, in cui ammucchiare oggetti, da sottovalutare.

Il modo in cui percepiamo, viviamo e creiamo lo spazio (ed il tempo) è puramente soggettivo. Dipende dalla nostra storia e dalla nostra personalità.

Dipende dai luoghi in cui siamo nati, in cui abbiamo vissuto e dalle persone che abbiamo incontrato. Dipende dai nostri gusti e dalle esperienze fatte durante il corso della nostra vita. Dipende dal nostro modo profondo di vivere ed osservare il mondo e dipende anche un po’ da chi lo ha abitato (e creato), prima di te.

Il luogo e lo spazio in cui viviamo e lavoriamo, in qualche modo rappresentano e rispecchiano tutto ciò (anche se siamo in affitto, anche se coabitiamo, anche se lavoriamo all’interno di un’azienda, anche se non siamo stati noi ad arredarla, eccetera).

Perciò, creare armonia, ordine e spazio nella tua casa, significa creare ordine, armonia nel tuo corpo, nella tua mente, nel tuo cuore, nella tua vita.

Significa dare nuova luce e più serenità ai rapporti sia personali che professionali, significa amarti di più e prenderti cura di te, rispettando te stessa e le persone che hai intorno.

L’Arte di fare spazio per aprirti al nuovo

A volte mi chiedo quali sensazioni ed emozioni possa aver provato Kate Kingston quando, dopo anni come formatrice di Feng Shui, ha dato vita ad un modo diverso di concepire e vivere lo spazio personale (e professionale), chiamandolo Space clearing.

Il suo percorso intuitivo e, a mio avviso, correttamente ‘occidentalizzato’ è fondato su 21 rituali di rienergizzazione, riordino, riequilibrio degli spazi e sulla suddivisione in 9 Bagua dello spazio interno ed esterno in cui viviamo o lavoriamo.

Ci permette di comprendere l’importanza di creare spazio (attraverso la tecnica del decluttering che vedremo dopo) per favorire nuove aperture, nuove conoscenze, nuovi modi di vivere e percepire le situazioni ed il mondo; per stare bene con se’ stessi e vivere rapporti personali e professionali di qualità, anziché di quantità.

E di concepire lo Space clearing come ‘stile di vita’ (n.d.A.).

“Perché quando impariamo a lasciare andare attraverso gli oggetti, ci diamo la possibilità di salutare e ringraziare situazioni del passato bloccate o non ancora trasformate e di vivere un futuro ricco di relazioni sane e durature.

Perché quando scegli di fare Space Clearing, inizi a sperimentare la bellezza degli spazi energeticamente armonici, puliti, organizzati e liberi da cose accumulate nel tempo.

Molte delle quali, sono forse diventate inutili e non rispecchiano più i tuoi gusti, ma le tieni perché “non si sa mai”, “metti che venga a trovarmi la persona che me l’ha regalato”, “no, i libri proprio no!”, “questo mi ricorda quella volta che”, eccetera…

Il decluttering come tecnica rigenerativa del corpo, della mente e dell’anima

Il decluttering come atto d’amore per la tua Casa e per il tuo Sé: perché fare decluttering, NON è solo buttare via tutto come se non ci fosse un domani!

Fare decluttering significa lasciar andare, dare nuova vita o una nuova casa agli oggetti che non ci servono, non funzionano o semplicemente non ci piacciono più.

Fare decluttering significa ricollocare e significa, prima di tutto…

  • vendere: ai mercatini dell’usato, sui gruppi FB, sulle apposite app, ad esempio.
    Hai mai pensato che quello stesso oggetto che hai scelto di lasciar andare, viene scelto con gioia (pagandolo, tra l’altro) da una persona nuova? Che quella bomboniera o cornice, farà felice qualcun altro?
  • regalare, donare: per esempio, sui gruppi Facebook del tuo territorio, alle associazioni, alle fondazioni, alle biblioteche, eccetera. Ma quale felicità profonda e intensa c’è nel donare col cuore, sapendo che renderà felice un’altra persona
    Attenzione, però: se decidi di regalare agli amici, assicurati che veramente l’altra persona abbia piacere di ricevere (diversamente, è solo uno scarico di pesi).
  • scambiare, restituire: scambia solo con chi è d’accordo e restituisci chiedendo alla persona che riceve, se può fare piacere
  • aggiustare, riutilizzare: aggiusta o porta ad aggiustare le cose rotte, ma che possono tornare a funzionare. L’importante è che, davvero e sinceramente, ti sono ancora realmente utili. Riutilizza o regala a chi fa riutilizzo creativo (vedi: regalare, donare) tutte quelle cose scompagnate, i ritagli di tessuto che, forse, hai dimenticato da tempo nel cassetto.
  • archiviare, transitare: datti un tempo di archiviazione e transito. Scegli un posto che li possa contenere e chiamalo, ad esempio “nel frattempo”. Poi, ogni 3 massimo 6 mesi, fai la revisione.
  • (buttare): è l’ultima spiaggia. Quando hai superato tutti i passaggi, butta tutto nella raccolta differenziata: la carta nella carta, la plastica nella plastica e via dicendo…

Spazio personale, spazio smartworking e il riordino consapevole: qualche idea per dare armonia al tuo lavoro, alla tua casa e alla tua persona


Anche a te è capitato confondere l’area della casa dedicata alla tua quotidianità personale con quella professionale, magari senza interruzione di continuità, passando dal problem solving, dalla call, direttamente al piatto di pasta o allo spuntino (e viceversa)?

Sempre più spesso, se non abbiamo una stanza dedicata allo smartworking, ci releghiamo sul tavolo di cucina (forse utilizzando sfondi di default che la piattaforma digitale del momento ci fornisce, giusto per nascondere quello che c’è dietro) o sul tavolino della sala davanti al divano, nella cameretta dei bambini… (devo continuare?).

E, anche se abbiamo la possibilità di svolgere il nostro mestiere in un luogo della casa dedicato, capita che la scrivania su cui facciamo smartworking (ed i cassetti annessi), si riempiono di oggetti e cose spesso lasciate lì per abitudine, per pigrizia, per inerzia.

Lavorando da casa molto spesso non ci permettiamo pause, non ci concediamo neanche un bicchiere d’acqua o di assaporare una bella tisana.

Così, l’energia inizia a circolare sempre meno, l’idea di pulire e riordinare incomincia a pesare, rimandiamo o opponiamo resistenza a dare una nuova collocazione a quegli stessi oggetti, oppure ancora prese dal raptus, come dicevamo, buttiamo via tutto senza pensarci.

Il fatto è che, anche se sembra impossibile, tutto ciò si ripercuote sul nostro modo di vivere la nostra realtà professionale (e personale).

Allora, prova a pensare a come ti farebbe sentire un piano di lavoro sgombro, con solo le cose essenziali e a portata di mano; alla sensazione di libertà che ti procurerebbe il solo pensiero di dedicare pochissimo tempo alla sua pulizia; al piacere di sapere sempre dove sono stati archiviati i documenti una volta per tutte (senza dover, tutte le volte spremere le meningi per ricordartelo).

Poi, prova a pensare di quanto benessere arricchiresti te, le persone vicine ed i tuoi rapporti professionali, se iniziassi la tua giornata lavorativa su uno spazio accogliente, ben organizzato, luminoso ed energetico; a quanto potrebbe migliorare la concentrazione e la creatività progettuale. E a quanto tempo libero riusciresti a dedicarti, per fare ciò ti piace o per trascorrerlo con le persone che ami.

Quindi, sia che tu faccia smartworking sul tavolo di cucina o in una stanza riservata, preoccupati di creare un ambiente armonioso, pratico e funzionale e… scandisci i tempi.

  • C’è un tempo per lavorare e c’è un tempo per la vita privata; metti in ordine e ricolloca
  • Dopo aver lavorato, riordina sempre la scrivania e riponi tutto l’occorrente in uno spazio apposito, al chiuso e protetto
  • Fai luce e arieggia. Cerca di sfruttare il più a lungo possibile la luce naturale, apri le finestre spesso (anche d’inverno)
  • Spegni il wifi. Permettiti di scollegarti, di fare detox digitale
  • Tieni solo le cose essenziali, quelle che ti aiutano a stare concentrata
  • Fai la to-do list. Segna tutte le attività da portare a termine e stabilisci il tempo in cui farle
Ed infine, fai decluttering al tuo smartworking:
  • butta via: appunti vecchi, documenti e fogli che non ti servono più; volantini, brochure inutili, manuali di oggetti che non esistono più, garanzie scadute, scontrini sbiaditi, eccetera;
  • usa i raccoglitori e suddividi per categoria: documenti, fatture, bollette, benzina, spese auto, e via dicendo;
  • le penne, le matite e gli evidenziatori che utilizzi, devono essere funzionanti: sbarazzati di tutte quelle scariche o inutilizzabili (tipo quelle che tieni solo per ricordo!) ed acquista solo quelle che possono essere riutilizzate (con refil o cartucce). Vivi ECOstenibile!
  • Scollega i caricabatterie, mettili ordinati e arrotolati per benino nei cassetti e stacca il WiFi (ah, forse l’ho già detto, vero?). Attenzione ai consumi e rispetto per la nostra madre Terra!

Ma soprattutto… CIRCONDATI DI BELLEZZA!

Abbellisci l’ambiente e la scrivania con fiori e piante vere, ed oggetti (moderatamente!) dai colori morbidi e accoglienti.

Metti nel diffusore (posizionato all’ingresso della stanza), qualche goccia di olio essenziale puro e biologico di:

  • menta piperita, quando vuoi essere concentrata
  • arancio dolce, quando vuoi aumentare la creatività
  • lavanda, quando hai bisogno di calma e pace interiore

Infine, se lo gradisci, scegli un sottofondo strumentale che rispecchi i tuoi bisogni del momento ed il lavoro che stai svolgendo.

In conclusione, occuparsi serenamente dei propri spazi con rispetto, cura e dedizione è un puro, speciale ed immenso atto d’Amore.

Sia si tratti di una cucina, di un salotto o della scrivania sulla quale passi il maggior numero di ore quotidiane, inizia fin d’ora ad immaginala come la vorresti veramente: libera, pulita, leggera e ordinata.

Comincia a mettere a tacere quelle voci che dicono “tanto non ce la farò mai”, “non ho tempo (!)”, “il disordine significa intelligenza”, “sono abituata a fare così”, “tanto cosa cambia, se le briciole del pranzo si sono conficcate tra i tasti” […]

Poi fermati, fai tre respiri profondi e dedica solo 5 minuti ad una piccola area della scrivania. Liberala, fai spazio.
Ora osservala per qualche secondo, chiudi gli occhi e ascolta, percepisci cosa succede dentro te.

Perché occuparsi amorevolmente dei propri spazi con rispetto, cura e autentica dedizione è un po’ come smettere di fare il cambio di stagione nel proprio armadio. Un’epifania. La tua.

RENATA_CHIAPPINO_CONSULENTE_FORMATRICE__creatrice di ReFlowering_SANMAUROTORINESE

Renata Chiappino

Ho creato i percorsi ReFlowering per aiutare le Donne a ricominciare ad amarsi, mettere ordine al caos dei pensieri e riscoprire il proprio valore nel mondo. Perché da sempre, credo in una vita di qualità, libera, leggera, ordinata e autentica.

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