Biella

Scegliere e migliorare le foto: dallo scatto alla post-produzione

In queste settimane di quarantena segnate da ritmi lavorativi più lenti ho avuto il tempo di tuffarmi nel mio archivio di immagini per aggiornare il portfolio. Ho aperto cartelle che non aprivo da un po’ e ho ritrovato anche un sacco di foto scattate durante i viaggi che poi, mannaggia a me, ho lasciato lì a far la muffa.

Mentre le sfogliavo ho in automatico cominciato a selezionarne alcune e scartarne altre chiedendomi: “quale immagine funziona di più?”

Scegliere le foto non è semplice, nemmeno per gli occhi più allenati, ma aiuta a sviluppare il proprio senso critico e a migliorare strada facendo.

Scommetto che capita anche a te di avere diverse foto dello stesso soggetto. Tenerle tutte serve solo ad appesantire hard disk e telefoni, allora perché non provare a scegliere (e migliorare) le tue immagini anche se non lo fai di professione?

Eccoti qualche dritta.

Scatta meno (ma meglio)

Per evitare di ritrovarti con troppe foto tra cui scegliere puoi essere più selettiva già in fase di scatto.

Osserva bene la scena prima di scattare: spostati, cambia inquadratura, gira intorno al soggetto il più possibile. Guarda come la luce modella le superfici e cerca il punto di vista che esalta al meglio il soggetto.

Progetta l’immagine

Prima pensa, poi scatta. Se ti serve un’immagine per il sito o per promuovere la tua attività sui social, pensa al formato (rettangolare, verticale o quadrato?) e inquadra cercando di riempire il fotogramma di conseguenza.

Se scatti per Instagram con lo smartphone, per esempio, puoi scattare già in formato quadrato. E se devi declinare la stessa immagine sui vari canali puoi scattarne una in orizzontale per Facebook, una in verticale per Pinterest (che andrà bene anche per le stories) e una quadrata per Instagram, magari facendo delle piccole variazioni sul tema così non pubblichi tre immagini identiche.

Cosa vuoi comunicare?

Pensa sempre a chi guarderà la foto oltre a te.

Se vuoi fermare un momento importante e vuoi mostrarlo ad altre persone contestualizza il soggetto e fai in modo che la scena sia comprensibile anche a chi non era lì in quel momento. Se sta capitando qualcosa si deve capire.

Occhio al soggetto

Il soggetto principale deve essere individuato subito e deve essere bene a fuoco. Il resto è di contorno, non può rubare mai la scena o distrarre.

Più elementi ci sono nello scatto e più è difficile catalizzare l’attenzione: è tutto un gioco di equilibri.

La profondità di campo

Se lo sfondo è poco ordinato e ruba attenzione puoi isolare il soggetto sfruttando la profondità di campo sfocando più che puoi lo sfondo e ricordando che più ci si avvicina al soggetto e più lo sfondo risulterà sfocato.

Le linee

L’occhio è abituato a seguire le linee: puoi sfruttare quelle naturali e la prospettiva per condurre lo sguardo, disporre i vari elementi su più piani e dar vita a uno scatto più dinamico.

Schiltach Baden-Württemberg
Le diagonali rendono l’immagine più dinamica

I colori

Gioca coi contrasti e isola il soggetto principale su uno sfondo in netto contrasto. Ad esempio: soggetto chiaro su fondo scuro (o viceversa). Se invece vuoi che sia il colore ad essere il protagonista crea composizioni monocromatiche o in tonalità simili.

La componente cromatica di un’immagine è molto importante perché colori diversi suscitano emozioni diverse. In genere le foto sui toni del giallo e del rosso trasmettono calore mentre quelle sui toni azzurri risultano più fredde e malinconiche. Le immagini più chiare denotano positività e pulizia, quelle più scure possono trasmettere mistero ed eleganza ma anche inquietudine.

Regola l’esposizione

La luce è l’elemento più importante in una fotografia e regolarne l’esposizione, ovvero la quantità di luce che raggiunge il sensore della fotocamera, è fondamentale.

In un’immagine correttamente esposta dovrebbero leggersi tutti i dettagli, l’immagine non dovrebbe avere né zone bruciate (troppo chiare) né zone troppo scure.

Le ombre non sono il male, anzi, aiutano a dare tridimensionalità quindi cerca di posizionare il soggetto (o spostati tu) in modo che la luce arrivi da un lato, per avere almeno un po’ di ombre.

La modalità HDR

Se la differenza tra luci e ombre è ampia prova a scattare in HDR (High Dynamic Range) una modalità che espande la gamma cromatica della foto e sovrappone in automatico più scatti con esposizioni diverse (bracketing in gergo tecnico) così da smorzare bagliori luminosi e ombre troppo profonde.

Abbazia di Hambye
Esempio di HDR

Cura la composizione

Comporre un’immagine significa bilanciare i vari elementi all’interno dell’inquadratura.

C’è qualcosa che “sporca” l’inquadratura e che non aggiunge informazioni utili allo scatto? Se la risposta è sì e puoi eliminarlo fisicamente, è presto detto: toglilo!

Se non puoi proprio toglierlo cambia posizione rispetto al soggetto, prova a escludere la distrazione, fai un passo a destra, alza il punto di ripresa o avvicinati di più.

Una famosa frase di Robert Capa, celebre reporter di guerra, recita:

“Se le tue foto non sono buone, vuol dire che non eri abbastanza vicino”

La regola dei terzi

Puoi guidare l’occhio di chi guarda verso dei punti strategici grazie alla regola dei terzi. Non è d’obbligo ma questa regola è una semplificazione della sezione aurea (anche detta proporzione divina) e può aiutare a creare immagini più armoniche.

In pratica è una griglia che divide idealmente la scena in 9 parti; se stai scattando la foto di un paesaggio puoi, “appoggiare” la linea dell’orizzonte alla griglia. E se stai scattando un ritratto ambientato puoi decentrare la persona posizionandola in uno dei punti di intersezione per sbilanciare la composizione e rendere la scena meno statica.

Composizione basata sulla regola dei terzi

La simmetria

Se la scena presenta una evidente simmetria o il soggetto è “forte”, la regola dei terzi non è la soluzione ideale. Meglio optare per una composizione più bilanciata e giocare sull’effetto geometrico.

Casa campagna Normandia
Composizione che sfrutta la prospettiva centrale

Scattare foto con lo smartphone: alcuni suggerimenti

  • Pulisci la lente dalle ditate e la sporcizia che il telefono tira su dalle borse e dalle tasche.
  • Usa la funzione griglia per scattare le foto dritte e sfruttare la regola dei terzi. Se non è già attiva cercala tra le impostazioni della fotocamera.
  • Scegli manualmente il punto di messa a fuoco e regola l’esposizione toccando lo schermo.
  • Evita di utilizzare il flash integrato perché appiattisce qualsiasi cosa.
  • Avvicinati al soggetto anzichè usare lo zoom per evitare una perdita di definizione dell’immagine.
  • Non inclinare il telefono: mantienilo parallelo rispetto al soggetto per evitare alterazioni prospettiche.

L’editing fotografico

Scegliere le foto è difficile perché ci affezioniamo ai nostri scatti e riportiamo alla mente le sensazioni che abbiamo provato in quel momento.

Sei indecisa? Aspetta! Se nell’immediato gli scatti possono sembrarti tutti buoni, selezionarli in seguito ti permette di prendere le distanze e guardarli con un occhio più oggettivo.

Io di solito le sfoglio tutte. Poi faccio una prima cernita e, infine, passo a una seconda (e una terza, se le foto son proprio tante) per restringere ulteriormente la selezione.

La post-produzione

Bad news: una foto sbagliata non migliora in post-produzione! Diciamo che non puoi fare magie ma puoi dare a un’immagine, di base già buona, un tocco in più.

Puoi raddrizzarla e ritagliarla, ma ricorda che più ritagli in post e più l’immagine perde di qualità. Oppure puoi bilanciare luci e ombre se hai regolato male l’esposizione in fase di scatto ma evita di stravolgerla in modo eccessivo con filtri troppo elaborati.

Quali sono i parametri su cui puoi intervenire?

Prospettiva

Hai presente quando fotografi gli edifici dal basso? Ecco, puoi correggerne la prospettiva sia verticale che orizzontale e sistemare le “linee cadenti”, cioè non parallele.

Contrasto

Puoi rendere l’immagine più grintosa enfatizzando lo stacco tra i toni chiari e quelli scuri dell’immagine oppure abbassare il contrasto e renderla più eterea e delicata.

Vividezza e saturazione

Aggiungi (o togli) brillantezza all’immagine intervenendo sulla saturazione dei colori. I colori saturi sono più intensi e decisi, desaturandoli tenderanno, man mano, al grigio.

Puoi intervenire anche su un solo colore, per esempio il rosso o l’arancione, se dovessero essere troppo forti. Mi raccomando, sempre con moderazione per evitare che, per esempio, le facce delle persone diventino troppo grigie e tristi.

Tonalità e temperatura colore

Puoi spostare i toni dell’immagine dal rosso all’azzurro per scaldare o raffreddare l’atmosfera e sistemare, se non fossi riuscita a regolarlo in fase di scatto, il bilanciamento del bianco (di cui avevo già scritto in questo articolo).

Nitidezza e texture

Intervenendo su questi parametri puoi evidenziare i contorni ed enfatizzare i dettagli dell’immagine. Ti aiuta a dare una maggiore definizione se la foto è leggermente mossa o fuori fuoco e ad aggiungere una sensazione più tattile alle superfici.

Cap Levi Normandia

Cerca il tuo stile

Scatta in diverse situazioni, ogni volta che puoi e senza paura di sbagliare, guarda le immagini degli altri e impara dai grandi fotografi, prendi pure spunto ma prova a sviluppare uno stile tuo, solo così riuscirai, oltre ad affinare la tecnica, a fare foto migliori!

Copyright immagini: Francesca Savino

Francesca Savino

Lavoro con professionisti e piccole imprese che vogliono cambiare punto di vista e dar forma alle proprie idee. Li aiuto a costruire un’immagine di sé e della propria attività chiara, credibile e riconoscibile (per sé e per gli altri). Lo faccio sviluppando progetti fotografici, alla ricerca di un senso che vada oltre il singolo scatto.

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