Biella

L’email marketing che aiuta il tuo lavoro

Oggi ti parlerò di email marketing.

Ma come? L’email non è morta? Di solito è quello che mi rispondono i miei clienti quando propongo loro di lavorare sulla comunicazione via email per migliorarla e farla diventare parte di una strategia di marketing e comunicazione. E non parlo solo di newsletter, ma (anche) di tutte le email che usiamo per comunicare e restare in contatto con i nostri clienti e con i potenziali, e i nostri lettori.

Sono convinta che l’email sia uno strumento straordinario per creare, mantenere e far crescere la relazione con i tuoi clienti e per trovarne di nuovi.

Prova a pensarci: chiunque usi la rete ha un indirizzo di posta elettronica, che utilizza sia per svago, sia per lavoro. In ogni modo, usa lo strumento per comunicare e dialogare con le persone.

Ogni giorno, la nostra casella inbox è sommersa da email promozionali, di lavoro, di newsletter alle quali abbiamo deciso di iscriverci e altre che arrivano e, boh, non sai nemmeno da chi, come e perché. E quante vengono cestinate? Quante ne leggi davvero? Io onestamente, ne cestino almeno una ventina al giorno (e ho già messo qualche filtro per non ricevere le indesiderate). Quando però una email è scritta per me e dice qualcosa di veramente utile, allora decido di leggerla.

Quando parliamo di email marketing pensiamo subito alla newsletter. Quello che ho imparato in questi anni è che ogni email che esce dalla casella di posta del tuo business per arrivare a un’altra persona è email marketing. Facciamo email marketing quando scriviamo per inviare un preventivo, per presentarci a qualche potenziale cliente, per proporre un prodotto o un servizio, o che rispondiamo a una email di richiesta informazioni.

Destinazione: al cuore delle persone

Vale la pena dedicare alle nostre email e newsletter l’attenzione che meritano, perché saranno proprio le nostre parole a decretare il destino del nostro messaggio: rimanere nella inbox per essere letto o viaggio di sola andata per il cestino.

Pensaci bene: ogni volta che ricevi email anonime, che iniziano con “Gentile cliente” o “Buongiorno,” troppo formale, scritte in burocratese, oppure piene di frasi fatte non ti fanno pensare subito a un qualcosa di automatico inviato a una emailing list di ennemila contatti? E cosa fai dopo? Se sei come me, dopo aver letto le prime due righe senza trovare nulla di pensato per chi sta leggendo o quanto meno utile, la cancelli (se non addirittura la butti nello spam, sperando di non riceverla più).
E vogliamo parlare di quelle email scritte in puro stile segretaria anni Novanta?

Con la presente, La informiamo che la richiesta di cui all’oggetto è stata… e bla bla
In attesa di Sua gradita risposta, vogliamo porgerLe i nostri più cordiali saluti.
Ossequi.

La segreteria amministrativa

A te succede di ricevere ancora email di questo tipo? Io mi arrabbio ancora molto, perché credo che così facendo la persona che mi sta scrivendo voglia proprio alzare un muro. Secondo te acquisterò ancora da loro?
Non sarebbe più semplice un

Buongiorno Tatiana,
Grazie per l’iscrizione al corso di XY.
Abbiamo ricevuto la sua richiesta e qui di seguito potrà leggere tutte le indicazioni per completare l’iscrizione
Scriva alla nostra segreteria amministrativa per avere tutte le informazioni che le servono.
Grazie.
Marta Bianchi
Segreteria amministrativa

Puoi rimanere formale, senza cadere nel burocratese e senza mancare di rispetto.

Credimi. Non è solo perché sono copywriter e vorrei lettere piene d’amore. No. Quello che voglio (anzi, pretendo) da chi mi vende qualcosa (o, ancora di più, da chi vuole vendermi qualcosa) è umanità, relazione, attenzione.

Parliamo ancora di branding

La newsletter e, più in generale, l’email che usi per comunicare e per mantenere viva la relazione con i tuoi clienti è a tutti gli effetti uno strumento per il tuo lavoro, perché parla di te e del tuo brand.

Attraverso le parole, il tono di voce e lo stile che scegli stai comunicando molto di te, di come lavori e dell’attenzione e della cura che dedichi alle persone. E diventa quindi uno strumento per fare marketing.

Ieri sono stata a Milano per seguire un corso. Arrivata in stazione Centrale con un po’ di anticipo, mi sono regalata un giro da Sephora. Sono cliente affezionata sia sullo store online sia in quello fisico e l’esperienza di acquisto è sempre piacevole, perché trovo lo stesso clima (credimi, non è sempre così scontato). Ho fatto i miei acquisti e me ne sono andata al corso. Oggi mi è arrivata una email da Sephora, piena d’amore già nell’oggetto: “Tatiana, ci ami veramente, follemente, profondamente?”

Ecco cosa intendo quando dico che devi anche coccolare i tuoi clienti! Mi hanno chiesto di rispondere a delle domande ed è quello che ho fatto.

Molti altri hanno il permesso di entrare nella mia casella inbox per propormi di acquistare perché sono utili, mi fanno sentire importante (Amazon mi propone libri in linea con le mie preferenze; non mi dirà mai di comprare un libro o un manuale di ingegneria) e mi regalano qualcosa (sconti, promozioni, consigli, ecc).

Sono iscritta a diverse newsletter, sia di lavoro, sia per il mio svago. Ho fatto una scelta di qualità: ho mantenuto l’iscrizione solo a quelle verso le quali ho fiducia. Insomma, non mi propongono solo di acquistare; ogni tanto mi regalano qualcosa. Oltre all’offerta, c’è sempre anche un sorriso, una parola gentile, una coccola, un pezzo della loro storia per me.

In fondo a questo post, ti lascio qualche consiglio sulle mie preferite (di lavoro e non).

E tu? Hai una newsletter? Come la usi?

Le newsletter utili per lavorare

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Seth Godin è fonte di ispirazione quotidiana.

Le newsletter belle da leggere e guardare

Una cosa al giornoOgni giorno, tutti i giorni.

Una parola al giorno, per conoscere una nuova parola, ogni giorno

Libri utili

EMAIL MARKETING IN PRATICA, Alessandra Farabegoli
Il libro utilissimo per capire come lavorare bene con l’email marketing

Tatiana Cazzaro

Lavoro per aiutare le persone e le imprese a guardare il mondo da una diversa inclinazione per scoprire un modo nuovo di comunicare, di raccontarsi e di entrare in relazione con gli altri. Lo faccio usando il magico potere delle parole e delle storie.

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