Per rendere efficace la tua comunicazione professionale, devi partire dalla strategia: questa sarà la tua road map per ottenere la giusta visibilità, rilevanza e autorevolezza verso il tuo piccolo brand.
Una buona strategia ti permette infatti di arrivare dal punto A al punto B, e misurare i risultati con dei Pit Stop di verifica e analisi dei dati.
Punti importanti per definire la tua comunicazione
Ti elenco alcuni punti fondamentali su cui interrogarti, per definire al meglio la tua comunicazione e fare emergere il tuo brand.
Prova a rispondere a queste domande su un documento online, o sulla tua agenda: alla fine avrai la tua strategia pronta!
I tuoi valori: cosa vuoi ottenere dal tuo brand?
Qual è il tuo IKIGAI? Ovvero la tua motivazione profonda, il motivo per cui ti alzi al mattino per svolgere la tua attività proprio così come l’hai pensata?
Perché ti impegni così tanto a fare ciò che fai ogni mattina? Come lo fai?
Inoltre: cosa dovrebbe spingere le altre persone a sceglierti?
Prova a elencare i tuoi punti di forza e soprattutto i valori che associ al tuo brand. In questo modo le persone capiranno chi sei e come lo fai e ti sceglieranno per la tua etica, quando si riconosceranno in essa.
I tuoi obiettivi: cosa vuoi ottenere da qui a 6 mesi?
Ricorda che i tuoi obiettivi devono essere SMART:
- SPECIFIC (specifico),
- MEASURABLE (misurabile),
- ACHIEVABLE (raggiungibile),
- RELEVANT (rilevante),
- TIME-BASED (basato sul tempo).
Questo ti aiuterà ad essere concreta nel tuo lavoro e ti porterà a definire gli obiettivi per i primi sei mesi della tua comunicazione: quali obiettivi vuoi porti?
Vuoi aumentare i follower in target? Vuoi aumentare le interazioni o le condivisioni?
Definiscili bene e definisci anche gli indicatori che ti aiuteranno a monitorare i tuoi progressi.
Con quali azioni? Da qui a un anno?
E quali azioni metterai in atto perché si realizzi tutto ciò?
Quali sono i tuoi competitor offline e online?
Identifica le tue principali competitor. Studia come comunicano: cosa scrivono, quali immagini usano, quali servizi offrono, i loro prezzi e a chi parlano.
Differenziati da loro: puoi farlo con un nuovo servizio che possa rispondere al meglio alle esigenze del tuo target, o con un racconto diverso, o con nuovi valori.
A chi vuoi parlare?
Definisci prima il target (sesso, età e geolocalizzazione) e poi individua le tue buyer personas, ovvero il tipo di persone a cui ti rvolgi.
Rispetto alla tua buyer persona, chiediti: cosa pensa, cosa lo preoccupa, come vede il mondo, che obiettivi ha, cosa ha studiato, se ha figli e come veste.
Puoi aiutarti con la mappa dell’empatia: crea la carta di identità del tuo cliente e tienila sempre accanto a te quando scrivi.
I social sono il luogo della relazione
Ora è il momento di definire la personalità del tuo brand e di come dovrà parlare: questo lo definirai facendo un mix tra i valori del tuo brand e il tuo target in modo da riuscire a creare un ponte, un aggancio, una relazione col tuo cliente ideale
Sì, relazione! Ricordati che i social sono prima di tutto un luogo di relazione e che la tua comunicazione dovrà parlare e non vendere al tuo cliente ideale.
La vendita sarà una conseguenza e avverrà solo se sarai stata bravo a comunicare con la tua persona ideale.
Un trucchetto: usa la regola di un post di vendita ogni otto post di storytelling. In questo modo vedrai come le persone amano conoscere il dietro le quinte del tuo lavoro, ma anche scoprire chi sei, cosa fai e come lo fai.
Non tediare le tua audience con noiosissimi post di vendita.
Quindi, qual è la tua voce?
Vuoi comunicare in modo allegro, assertivo, accomodante, accademico…?
E come dovrai esprimerti? In modo giocoso? Didascalico? Con un linguaggio forbito o Smart?
Insomma, scopri chi è il tuo brand e come dovrà vestirsi.
Ora, ma solo ora, puoi metterti a programmare i tuoi post.
